Frascati 25 settembre 2017: Science Data Journalism School

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Segnate in agenda: il 25 settembre a Frascati (Roma), nelle sale delle Mura del Valadier in via di Castello (centro storico, vicino alla piazza del Mercato e alla stazione), c’è una scuola per imparare a raccontare la scienza e non solo, attraverso i dati. Per i giornalisti, la Science Data Journalism School, organizzata insieme all’Ordine, è valida per 8 crediti formativi (4 la mattina, dalle 9.30 alle 13.30 e 4 il pomeriggio, dalle 14.00 alle 18.30).

Dal rapporto Observa 2015 si deduce che meno del dieci per cento degli intervistati ritiene che i giornalisti siano credibili quando si parla di scienza e che siano addirittura dietro agli ambientalisti e a pari merito con i sacerdoti.

Questo è un problema: un problema per la società che perde il primo e più importante strumento d’informazione, per la scienza, sempre più impegnata nella sua stessa immagine, e per il giornalismo e i giornalisti che vengono via via sostituiti da bot automatici che raccolgono e presentano i fatti…
Interpretare dati, tabelle e grafici della scienza e trasformarli in un’inchiesta giornalistica che ne sappia mostrare i contenuti al pubblico in modo coinvolgente e interessante ma scientificamente valido non è sempre facile. Servono competenze per capire i risultati delle ricerche, capacità di analisi e grafiche per presentarli in modo fruibile, nonché la professionalità del buon giornalista per realizzare una storia interessante e utile per la società. Oggi ci sono molti strumenti che possono aiutare il giornalista in alcuni di questi passi, ad esempio nella ricerca e nella verifica delle fonti, o negli strumenti per l’analisi e la presentazione dei dati.
Il corso è strutturato su più moduli.

Alle 9,30, modulo 1, “Parola di scienziato”, con Marco Ferrazzoli (capo ufficio stampa CNR, giornalista professionista) e Francesca Dragotto, linguista, dovente Università Tor Vergata, coautori di “Parola di Scienziato”, appunto, un libro in cui  si illustrano, attraverso esempi di buone e cattive pratiche dell’informazione e della comunicazione scientifica, il legame tra questo processo e quello di corruzione, banalizzazione e fraintendimento che spesso si verifica nella trasmissione di contenuti specialistici al pubblico. L’analisi porta a interrogativi (e risposte) precisi: come mai è così difficile giungere a una conoscenza scientifica diffusa e condivisa? E come mai è così facile che tesi prive di attendibilità trovino credito? Che ruolo hanno i mass media in questi processi? Modera Sergio Ferraris, giornalista scientifico e direttore di QualEnergia.

Alle 10.30 inizia il modulo 2, “Dati e mappe diventano notizia”, un workshop di dialogo scienza-giornalismo sulla lettura, l’interpretazione e la restituzione di dati scientifici. Una ricercatrice, Maria Vittoria Struglia, del Laboratorio Modellistica Climatica e Impatti di ENEA, espone un “caso” mostrando i dati nella forma utilizzata dalla scienza (non destinata al pubblico). I partecipanti al workshop dovranno cercare in questi le notizie. Notizie che poi, con l’aiuto di un grafico, David De Angelis, direttore artistico di Giornalisti Nell’Erba, e una giornalista, Paola Bolaffio, direttore responsabile di giornalistinellerba.it, dovranno essere “tradurre” in una forma adatta al pubblico.

Nel pomeriggio, alle 14.00, modulo 3, Energy quiz: informazione interattiva, format divertente e coinvolgente per capire energia ed efficienza energetica. Efficienza energetica, che parola brutta e difficile. Eppure la mettiamo in pratica tutti i giorni. Il nostro corpo, ad esempio, è una macchina ad altissima efficienza energetica. Sapete quanto energia richiede il nostro corpo in un’ora? Non ve lo diciamo, perché questa è una delle domande del gioco a quiz a squadre per sperimentare in modo interattivo l’informazione scientifica. Con Antonio Disi,responsabile del Servizio Comunicazione e Formazione dell’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica (ENEA) e Ivan Manzo, economista ambientale e giornalista della nostra redazione centrale.

Alle 15 modulo 4: Scienza e nuovi giornalismi, “Dico scienza… pare facile”. Bufale, fake news in questioni scientifiche (e ambientali) sono frequenti. Perché si prestano…. ? Perché non c’è cultura scientifica? E allora come fare in modo che lettori, utenti, cittadini crescano in consapevolezza, o meglio in capacità critica? Quale linguaggio usare? Quali innovazioni nell’informazione scientifica possiamo ritenere efficaci? Con Raffaele Giovanditti, responsabile Comunicazione Notte Europea dei Ricercatori – Frascati Scienza, e Sergio Ferraris, giornalista scientifico, si affronta il tema della comunicazione della scienza su social e web, con esempi buoni e cattivi e consigli pratici per far leggere/ ascoltare/vedere quando si parla di scienza.

Alle 16, Scienza, giornalismo, ambiente e scuola, con la presentazione delle iniziative 2017-2018, con Paola Bolaffio,  Giovanni Mazzitelli, fisico INFN, tutor gNe, presidente Frascati Scienza, e Paola Gizzi, Consigliera Delegata alla Scuola del Comune di Frascati

Alle 16.30, modulo 5, “Fisicamente impossibile”: a metà tra l’esperimento, il focus group, il quiz e il gioco di società, questo format si focalizza su sostenibilità, termodinamica, energia, reversibilità, efficienza ed entropia. Senza dimenticare il valore economico (scarti e costi) ed energie rinnovabili. I dati e le informazioni scientifiche vengono spiegate dai partecipanti, in un crescendo di concetti sempre più complessi e interconnessi, con la guida di due scienziati, Giovanni Mazzitelli e Danilo Domenici, dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare. (INFN).

Per i giornalisti, prenotazioni sulla piattaforma Sigef. 

Per tutti (ed eventuali giovani dei licei ed istituti superiori), inviare email a info@giornalistinellerba.it

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